giovedì 9 luglio 2015

Recensione - Il Cavaliere d'inverno di Paullina Simons

Titolo: Il Cavaliere d'inverno   
Autore: Paullina Simons  
Numero Pagine: 700
Editore: Rizzoli
Prezzo: 10,00 €

Trama
Leningrado, 1941. In una tranquilla sera d'estate Tatiana e Dasha, sorelle ma soprattutto grandi amiche, si stanno confidando i segreti del cuore, quando alla radio il generale Molotov annuncia che la Germania ha invaso la Russia. Uscita per fare scorta di cibo, Tatiana incontra Alexander, un giovane ufficiale dell'Armata Rossa che parla russo con un lieve accento. Tra loro scatta subito un'attrazione reciproca e irresistibile. Ma è un amore impossibile, che potrebbe distruggerli entrambi. Mentre un implacabile inverno e l'assedio nazista stringono la città in una morsa, riducendola allo stremo, Tatiana e Alexander trarranno la forza per affrontare mille avversità e sacrifici proprio dal legame segreto che li unisce.

Recensione

Ci troviamo per l'appunto a Leningrado, nella famiglia di Tatiana -Tatia- Metanova, il libro si apre proprio con una conversazione di Tatiana con la sorella Dasha che le confida di essersi innamorata di un ragazzo bellissimo e affascinante. Dopo poco si assiste alla terribile notizia secondo la quale la Germania ha invaso la Russia. Dopo alcune discussioni che hanno come protagonista specialmente il fratello gemello di Tatiana, Pasha, quest'ultima viene mandata dal padre con parecchi rubli a comprare del cibo e proprio mentre è fuori incontra Alexander, un ufficiale dell'Armata Rossa. Tra i due nasce subito qualcosa, ma il loro amore è impossibile. Tatiana scopre infatti poco dopo che Alexander è il ragazzo di cui sorella Dasha è innamorata e non vuole essere la causa della sua infelicità.
 L'ambientazione è curata più che bene, soprattutto nella prima parte del romanzo. Insieme a Tatiana e Alexander viviamo tutta la prima fase della guerra, che culmina nell'assedio di Leningrado e giorno dopo giorno vediamo le loro condizioni di vita farsi più difficili, soprattutto quelle di Tatiana e della sua famiglia.
Per quanto riguarda i personaggi, viviamo la storia per la maggior parte del tempo dal punto di vista di Tatiana, ed è proprio lei che riusciamo a conoscere meglio. Tatiana è un personaggio davvero singolare: vive in una famiglia che la soffoca, sia la sorella che i genitori non hanno molta considerazione di lei, anzi, nella maggior parte dei casi non la rispettano affatto, mentre lei darebbe tutto per loro.
Alexander Melov invece è una persona che, nonostante la sua giovane età, ha alle spalle una vita davvero molto difficile ed è forse grazie a quello che è un ragazzo maturo, generoso, giusto e gentile. Si innamora di Tatiana sin dal primo momento ma rispetta la scelta di lei di lasciare spazio a Dasha e di stare dalla parte della sua famiglia.
La storia d'amore di Tatia e Rusha è angosciante, triste, forte, passionale. Mi sono ritrovata più e più volte nel corso del romanzo a dovermi asciugare le lacrime. Sinceramente non ho sempre condiviso le loro scelte, soprattutto quelle di Tatiana che nonostante fosse calpestata dalla famiglia, soffriva pur di mantenere la pace ed un certo equilibrio. Sono settecento pagine forti, soffocanti, molte volte tristi, altre felici. Inutile dire che ho odiato fortemente Dasha, ragazza di ventiquattro anni che ne dimostrava cinque, pigra, egoista, cretina, egocentrica e chi più ne ha più ne metta.
Non credo di riuscire ad esprimere quanto io abbia amato questo romanzo, che di sicuro è ora uno dei miei preferiti. Si legge in maniera scorrevole, sia per lo stile magnifico dell'autrice, sia per la storia avvincente.
La storia d'amore è una di quelle più dolorose, passionali e intense che io abbia mai letto, quindi se doveste ritrovarvi a volerlo leggere, munitevi di fazzolettini e preparatevi psicologicamente. Bello, bello, bello.

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