venerdì 31 luglio 2015

Recensione - La Straniera (Outlander #1) di Diana Gabaldon


Titolo: La Straniera (Outlander #1)
Autore: Diana Gabaldon
Prezzo: 10,80 €
Pagine: 838

Trama: Nel 1945 Claire Randall, un’infermiera militare, si riunisce al marito alla fine della guerra in una sorta di seconda luna di miele nelle Highland scozzesi. Durante una passeggiata la giovane donna attraversa uno dei cerchi di pietre antiche che si trovano in quelle zone. All’improvviso si trova proiettata indietro nel tempo, di colpo straniera in una Scozia dilaniata dalla guerra e dai conflitti tra i clan nell’anno del Signore 1743. Catapultata nel passato da forze che non capisce, Claire si trova coinvolta in intrighi e pericoli che mettono a rischio la sua stessa vita e il suo cuore.

Recensione

Ho deciso di iniziare a leggere questo libro dopo aver visto la serie tv, di cui mi sono innamorata e di cui attendo con ansia - molta ansia - la seconda stagione.
Ma partiamo dall'inizio.
Siamo nel 1945 e Claire è un'infermiera militare che al termine della guerra si riunisce col marito Frank, ed essendo stati un po' di anni separati decidono di partire in una sorta di seconda luna di miele e andare nelle Highland scozzesi, sia per piacere sia per lavoro, dato che Frank sta investigando sulle sue origine, quindi sul suo albero genealogico ed è particolarmente incuriosito dal personaggio del capitano Jonathan "Black Jack" Randall.
Trovatasi, per varie ragioni, a Craigh na Dun, Claire poggia le mani su una pietra e si ritrova, spaesata e confusa, nella Scozia del 1743, circa due secoli prima.

Si imbatte nel capitano Randall che la aggredisce e cerca di stuprarla, ma viene salvata da uno scozzese che la porta con se porta con sé.
Qui conoscerà, e aiuterà diverse volte 
James Alexander Malcolm MacKenzie Fraser - detto Jamie.

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il mio povero cuorrrre.
Comunque vanno al castello del clan MacKenzie e dopo varie vicissitudini, avventure, stratagemmi, conoscenze e blabla; scopriamo che Jamie è accusato di vari crimini, tra cui omicidio (mai commesso) ed evasione, perseguitato quindi dal capitano Black Jack Randall. 
Claire non è d'altra parte assolutamente ben vista dal capitano inglese (che ha tentato di violentarla), tant'è che per sfuggire alla legge è necessario "scozzesizzarla".  Non deve far altro che... sposare uno scozzese!
James Alexander Malcolm MacKenzie Fraser!!! 


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E il resto lo dovete scoprire voi, ho già fatto fin troppo spoiler!
Comunque è tipo tutto perfetto, troppo bello, come Jamiee *^*



E voi? L'avete letto? Che ne pensate?

mercoledì 29 luglio 2015

WWW Wednesday #1

Buon pomeriggio care lettrici! Come state? Come procedono le vostre letture? Introduco oggi la rubrica WWW Wednesday ideata dal blog Should be reading con lo scopo di riportare le letture svolte, in corso e future! :)


  • What are you currently reading? Che cosa stai leggendo?
  • What did you recently finish reading? Cosa hai appena finito di leggere?
  • What do you think you’ll read next? Cosa pensi leggerai in seguito?



  • Che cosa stai leggendo?

     

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    Cosa pensi leggerai in seguito?

     


    giovedì 23 luglio 2015

    Recensione - Quanto ti ho odiato di Kody Klepinger (The Duff)


    Titolo: Quanto ti ho odiato (Autoconclusivo)
    Data di pubblicazione: 16 luglio 2015
    Editore: Newton Compton
    Autore: Kodi Keplinger
    Prezzo: 9,90 €
    Pagine: 352


    Bianca Piper ha diciassette anni, è cinica ma leale e non pensa minimamente di essere la più carina tra le sue amiche. È anche troppo intelligente per cedere al fascino di Wesley, il ragazzo più corteggiato e viscido della sua scuola. Bianca infatti lo detesta. Ma dato che le cose in famiglia non vanno granché bene e Bianca è alla disperata ricerca di una distrazione e un giorno finisce per baciare Wesley. Per scoprire addirittura che le piace. Desiderosa di fuggire dai problemi familiari, finisce per legarsi a lui e farci sesso. Ma Wesley è addirittura più scombinato del previsto e Bianca si ritrova terrorizzata all'idea di essersi innamorata proprio del nemico...


    Recensione

    Questa è la storia di Bianca, sarcastica e divertente, non è bella quanto le sue due migliori amiche, ma non ci ha mai fatto troppo caso. Finché una sera non si ritrova a parlare con Wesley Rush, puttaniere, popolare che Bianca odia. Wesley definisce Bianca una 
    D.U.F.F. – Designated Ugly Fat Friend- ovvero quella ragazza che c’è in ogni gruppo, che non è altrettanto bella, appariscente e popolare come le amiche e che ha il ruolo di farle risaltare per contrasto. Insomma, l’amica sfigata.
    Bianca, ovviamente, di tutta risposta gli rovescia un bicchiere di Coca Cola Cherry e se ne va.
    In realtà, non viene neanche troppo offesa, ma gli da fastidio essere l'amica più accessibile e meno calcolata che serve unicamente a presentare i ragazzi alle amiche. Wesley, coglione com'è, non si accorge minimamente che a Bianca il suo atteggiamento dà fastidio e le continua a rompere le scatole chiamandola "Duffy".
    A parte questo, il clima a casa non è dei migliori, la madre infatti invia al padre di Bianca le lettere per il divorzio e la situazione precipita. Quindi, per un compito scolastico e per distrarsi dalle vicissitudini familiari, Bianca si ritrova a baciare più volte Wes, fino ad andarci a letto. Più e più volte.
    Voglio sottolineare che questa non è una storia romantica. Bianca e Wes sono i cosiddetti "amici di letto" o come li volete chiamare, fino a quando si innamorano, certo, ma questa è più una storia sulle etichette, l'importanza che le diamo e il divorzio.
    A me il libro è piaciuto davvero tanto, e lo consiglio a tutti, anche perché sembra davvero adolescenziale. In tutti i libri troviamo sempre le solite smancerie, ma in questo no, Wesley è un puttaniere, bello, intelligente e gentile, mentre Bianca è sarcastica, cinica, impacciata e 'bruttina'.
    L'ho trovata molto più vera di altre storie.

    N.B. A breve uscirà il film (L'A.S.S.O. nella manica) che io ho già visto sub ita, ed è diversissimo dal libro. A me non è piaciuto granché. Quindi se volete vederlo, vi consiglio assolutamente di leggere prima il libro.


    E voi? L'avete letto? Avete intenzione di farlo?

    Au revoir 

    sabato 11 luglio 2015

    Recensione - L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome di Alice Basso

    Titolo: L'imprevedibile piano
    della scrittrice senza nome
    Autore: Alice Basso
    Editore: Garzanti
    Prezzo Cartaceo: € 14,90
    Pagine: 280
    Dietro un ciuffo di capelli neri e vestiti altrettanto scuri, Vani nasconde un viso da ragazzina e una innata antipatia verso il resto del mondo. Eppure proprio la vita degli altri è il suo pane quotidiano. Perché Vani ha un dono speciale: coglie l'essenza di una persona da piccoli indizi e riesce a pensare e reagire come avrebbe fatto lei. Un'empatia profonda e un intuito raffinato sono le sue caratteristiche. E di queste caratteristiche ha fatto il suo mestiere: Vani è una ghostwriter per un'importante casa editrice. Scrive libri per altri. L'autore le consegna la sua idea, e lei riempie le pagine delle stesse parole che lui avrebbe utilizzato. Un lavoro svolto nell'ombra. E a Vani sta bene così. Anzi, preferisce non incontrare gli scrittori per cui lavora. Fino al giorno in cui il suo editore non la obbliga a fare due chiacchiere con Riccardo, autore di successo in preda a una crisi di ispirazione. I due si capiscono al volo e tra loro nasce una sintonia inaspettata fatta di citazioni tratte da Hemingway, Fitzgerald, Steinbeck. Una sintonia che Vani non credeva più possibile con nessuno. Per questo sa di doversi proteggere, perché, dopo aver creato insieme un libro che diventa un fenomeno editoriale senza paragoni, Riccardo sembra essersi dimenticato di lei.  E quando il destino fa incrociare di nuovo le loro strade, Vani scopre che le relazioni, come i libri, spesso nascondono retroscena insospettabili. Proprio ora che ha bisogno di tutta la sua concentrazione. Perché un'autrice per cui sta lavorando è stata rapita e la polizia vuole la sua collaborazione. C'è un commissario che ha riconosciuto il suo talento unico e sa che solo lei può entrare nella mente del sequestratore. Come nel più classico dei romanzi, Vani ha davanti a sé molti ostacoli. E non c'è nessuno a scrivere la storia della sua vita al posto suo: dovrà scegliere da sola ogni singola parola, gesto ed emozione. L' imprevedibile piano della scrittrice senza nome è il sorprendente esordio di Alice Basso. Una voce nuova, unica, esilarante. Un tributo al mondo dei libri, all'amore che non ha regole e ai misteri che solo l'intuito può risolvere. Una protagonista indimenticabile che vi dispiacerà lasciare alla fine del romanzo.

    Recensione

    In primis ringrazio la Casa Editrice Garzanti per avermi inviato gratuitamente una copia in digitale di questo romanzo.
    All'inizio, leggendo la trama, non mi aspettavo nulla di ciò che ho letto. L'unica cosa che volevo fare dopo averlo terminato - in un solo pomeriggio - era andare da Alice Basso e complimentarmi con lei all'infinito, chiedendole come abbia fatto a scrivere un romanzo del genere.
    Silvana -Vani- Sarca è una ghostwriter, scrive libri al posto di persone incapaci o troppo occupate per farlo, ha trentaquattro anni - anche se ne dimostra ventiquattro - e ha uno stile particolare, viene associata fin troppo spesso a Lisbeth Salander e le darebbe fastidio - se le importasse.
    A Vani darebbero fastidio tante cose - se le importasse - come quella di aver scritto libri considerati come i più belli del mondo, perché Vani ha questo talento di riuscire a entrare in sintonia con le persone, di capirle, analizzarle e riuscire a scrivere adottando il loro linguaggio, il loro stile.
    Vani è intelligente, molto; forse non se ne accorgono subito coloro per cui scrive quando la vedono,  è sarcastica, schietta, volgare, ma ha questo dono che la rende unica.
    Il suo rapporto con Riccardo all'interno del libro è trattato in maniera particolare, non sembra quello che è. E quando viene a galla la verità, Vani agisce in una maniera assolutamente intelligente e furba.
    Contemporaneamente un'autrice per cui sta scrivendo un libro, Bianca, viene rapita e allora Alice riuscirà a seguire le tracce entrando nella mente del rapitore, lavorando con il commissario.
    Per usare il gergo di Vani, questo libro è una figata pazzesca. Davvero assurdo. Non riesco a capire come Alice Basso sia riuscita ad elaborare una cosa del genere. Parlare di una ghostwriter in un libro, descrivendo i libri che scrive, adottando stili diversi per ogni persona che si trova davanti, capendola e analizzandola, e illustrare anche i libri stessi. Contemporaneamente riuscire a inserire un giallo di carattere psicologico e la sua risoluzione e farci conoscere Morgana, una mini Vani, con le sue problematiche adolescenziali, farci vedere anche uno scorcio del passato, per farci capire ancora meglio le doti della protagonista e il suo rapporto - non bello - con la sorella.
    Sembra intricato, ma non lo è, e tutto viene spiegato benissimo attraverso spiegazioni, frasi sarcastiche e psicologia.
    Io lo consiglio a tutti, perché non è affatto il romanzetto d'amore a lieto fine, anzi, è un romanzo che in parte insegna a non farsi mettere i piedi in testa da nessuno e agire con coscienza ed intelligenza, e forse anche con un po' di furbizia.
    Davvero molto bello, consigliatissimo!
    E poi, tra l'altro, mi sono anche ricreduta. Perché per scrivere un libro del genere, bisogna scrivere benissimo ed in modo grammaticalmente corretto. E Alice Basso lo fa. Ed io ultimamente non riuscivo più a leggere autori italiani proprio per questo. E pensare che è il suo primo romanzo, non vedo l'ora di leggere qualcos'altro di suo.




    E voi? L'avete letto? Che ne pensate?

    venerdì 10 luglio 2015

    A luglio in libreria #5

    Titolo: Quanto ti ho odiato
    Autore: Kody Keplinger
    Editore: Newton Compton
    Pagine: 288
    Prezzo copertina: € 9,90
    Data pubblicazione16 luglio 2015
    Trama: Bianca Piper ha diciassette anni, è cinica ma leale e sa benissimo di non essere la più carina tra le sue amiche. D’altronde sa anche di essere più sveglia e intelligente rispetto a molte sue coetanee, che si lasciano incantare dal fascino di ragazzi come Wesley Rush, il più corteggiato e viscido della scuola. Bianca infatti detesta Wesley. Ma dato che le cose in famiglia non vanno granché bene e Bianca è alla disperata ricerca di una distrazione, un giorno si ritrova a baciare proprio Wesley. E… scopre che le piace! Tanto che, sempre più desiderosa di fuggire dai propri problemi familiari, finisce per farci sesso e per ricorrere a questo “diversivo” ogni volta che qualcosa va storto. Ma quando viene fuori che Wesley è bravo ad ascoltare e che anche la sua, di vita, è più scombinata del previsto, Bianca intuisce che la situazione le sta sfuggendo di mano e si rende conto con terrore che potrebbe essersi innamorata proprio del nemico…


    Titolo: Fammi sentire importante
    Autore: Shelly Crane
    Editore: Newton Compton
    Pagine: 144
    Prezzo copertina: € 9,90
    Data pubblicazione16 luglio 2015
    Trama: Maggie ha diciassette anni, e il suo ultimo anno di vita è stato davvero terribile. La mamma se n’è andata da casa e il padre è caduto in depressione. Poi, come se non bastasse, il ragazzo con cui stava da quasi tre anni l’ha mollata su due piedi per trasferirsi in un college con una borsa di studio per giocare a football. Tutto quello che le resta è appeso a un filo, e Maggie non può far altro che difenderlo con le unghie e con i denti. Ma un giorno, a un semaforo, incontra Caleb. Maggie si accorge subito che qualcosa di lui la intriga. Quando si sfiorano, la fiamma della passione avvampa, ed entrambi scoprono di riuscire a vedere il loro futuro l’uno nella mente dell’altro. Maggie capirà così non solo che Caleb è la sua anima gemella, ma anche che esiste un mondo intero di persone dotate di poteri magici e abilità che fino a quel momento non poteva nemmeno immaginare. Allo stesso tempo, però, Maggie dovrà sperimentare un nuovo dolore: sono molti i nemici che minacciano Caleb, e anche lei è in pericolo…


    Titolo: Oltre noi l'infinito
    Autore: Jay Crownover
    Editore: Newton Compton
    Pagine: 352
    Prezzo copertina: € 9,90
    Data pubblicazione: 16 luglio 2015
    TramaCon i suoi pantaloni di pelle aderenti, un profilo tagliente e un’aria misteriosa, Jet Keller è il protagonista delle fantasie più sfrenate di ogni ragazza. Ayden Cross è cresciuta accanto a tipi poco raccomandabili e di certo non ha intenzione di farsi abbindolare dagli occhi scuri e ipnotici di Jet. Ha paura di bruciarsi, ma, nonostante tutto, anche solo essere sfiorata da lui la accende. Jet non riesce a resistere alle gambe chilometriche di Ayden, infilate in quegli stivali da cowboy, che sembrano sfidarlo. Eppure, più gli sembra di esserle vicino, tanto più è forte la sensazione di non conoscerla. E nel momento in cui capirà di volerla a qualsiasi costo, dovrà fare i conti con qualcuno che ha un’idea di relazione completamente diversa dalla sua. La fiamma iniziale lascerà il posto a un amore duraturo, o consumerà i loro sogni lasciando solo cenere?


    Titolo: The Queen of the Tearling
    Autore: Erika Johansen
    Editore: Multiplayer.it Edizioni
    Pagine: 400
    Prezzo copertina: € 19,00
    Data Pubblicazione: 9 Luglio 2015

    Trama
    Il giorno del suo diciannovesimo compleanno la principessa Kelsea Raleigh Glynn, cresciuta in esilio, intraprende un pericoloso viaggio alla volta del castello in cui è nata per riprendersi il trono che le spetta di diritto. Kelsea è una ragazza determinata che adora leggere e imparare e che somiglia ben poco a sua madre, la fatua e frivola regina Elyssa. Kelsea sarà pure inesperta, ma non è indifesa: al collo porta lo zaffiro di Tearling, un gioiello dagli immensi poteri magici, ed è accompagnata dalla Guardia della Regina, un gruppo scelto di coraggiosi cavalieri guidato dall’enigmatico e fedele Lazarus.Kelsea avrà bisogno di tutti loro per sopravvivere alla cabala di nemici che cercherà di impedire la sua incoronazione con ogni mezzo, da sicari dai mantelli cremisi a tremendi incantesimi di sangue.Nonostante il suo sangue reale, Kelsea è ancora una giovane piena di insicurezze, una bambina chiamata a guidare un popolo e un regno dei quali non sa praticamente nulla. Quello che scoprirà nella capitale, però, cambierà tutto, mettendola di fronte a orrori inimmaginabili. Sarà un gesto semplice quanto audace a gettare il regno nel caos, scatenando la vendetta della tirannica sovrana della vicina Mortmesne: la Regina Rossa, una strega posseduta dalla magia oscura. Kelsea dovrà scoprire di chi fidarsi tra i suoi servitori, i nobili di corte e le sue stesse guardie del corpo.La sua missione per salvare il regno e compiere il suo destino è appena cominciata: Kelsea dovrà affrontare un viaggio alla scoperta di sé stessa e una prova del fuoco che la faranno diventare una leggenda… se solo riuscirà a sopravvivere.

    giovedì 9 luglio 2015

    Recensione - Il Cavaliere d'inverno di Paullina Simons

    Titolo: Il Cavaliere d'inverno   
    Autore: Paullina Simons  
    Numero Pagine: 700
    Editore: Rizzoli
    Prezzo: 10,00 €

    Trama
    Leningrado, 1941. In una tranquilla sera d'estate Tatiana e Dasha, sorelle ma soprattutto grandi amiche, si stanno confidando i segreti del cuore, quando alla radio il generale Molotov annuncia che la Germania ha invaso la Russia. Uscita per fare scorta di cibo, Tatiana incontra Alexander, un giovane ufficiale dell'Armata Rossa che parla russo con un lieve accento. Tra loro scatta subito un'attrazione reciproca e irresistibile. Ma è un amore impossibile, che potrebbe distruggerli entrambi. Mentre un implacabile inverno e l'assedio nazista stringono la città in una morsa, riducendola allo stremo, Tatiana e Alexander trarranno la forza per affrontare mille avversità e sacrifici proprio dal legame segreto che li unisce.

    Recensione

    Ci troviamo per l'appunto a Leningrado, nella famiglia di Tatiana -Tatia- Metanova, il libro si apre proprio con una conversazione di Tatiana con la sorella Dasha che le confida di essersi innamorata di un ragazzo bellissimo e affascinante. Dopo poco si assiste alla terribile notizia secondo la quale la Germania ha invaso la Russia. Dopo alcune discussioni che hanno come protagonista specialmente il fratello gemello di Tatiana, Pasha, quest'ultima viene mandata dal padre con parecchi rubli a comprare del cibo e proprio mentre è fuori incontra Alexander, un ufficiale dell'Armata Rossa. Tra i due nasce subito qualcosa, ma il loro amore è impossibile. Tatiana scopre infatti poco dopo che Alexander è il ragazzo di cui sorella Dasha è innamorata e non vuole essere la causa della sua infelicità.
     L'ambientazione è curata più che bene, soprattutto nella prima parte del romanzo. Insieme a Tatiana e Alexander viviamo tutta la prima fase della guerra, che culmina nell'assedio di Leningrado e giorno dopo giorno vediamo le loro condizioni di vita farsi più difficili, soprattutto quelle di Tatiana e della sua famiglia.
    Per quanto riguarda i personaggi, viviamo la storia per la maggior parte del tempo dal punto di vista di Tatiana, ed è proprio lei che riusciamo a conoscere meglio. Tatiana è un personaggio davvero singolare: vive in una famiglia che la soffoca, sia la sorella che i genitori non hanno molta considerazione di lei, anzi, nella maggior parte dei casi non la rispettano affatto, mentre lei darebbe tutto per loro.
    Alexander Melov invece è una persona che, nonostante la sua giovane età, ha alle spalle una vita davvero molto difficile ed è forse grazie a quello che è un ragazzo maturo, generoso, giusto e gentile. Si innamora di Tatiana sin dal primo momento ma rispetta la scelta di lei di lasciare spazio a Dasha e di stare dalla parte della sua famiglia.
    La storia d'amore di Tatia e Rusha è angosciante, triste, forte, passionale. Mi sono ritrovata più e più volte nel corso del romanzo a dovermi asciugare le lacrime. Sinceramente non ho sempre condiviso le loro scelte, soprattutto quelle di Tatiana che nonostante fosse calpestata dalla famiglia, soffriva pur di mantenere la pace ed un certo equilibrio. Sono settecento pagine forti, soffocanti, molte volte tristi, altre felici. Inutile dire che ho odiato fortemente Dasha, ragazza di ventiquattro anni che ne dimostrava cinque, pigra, egoista, cretina, egocentrica e chi più ne ha più ne metta.
    Non credo di riuscire ad esprimere quanto io abbia amato questo romanzo, che di sicuro è ora uno dei miei preferiti. Si legge in maniera scorrevole, sia per lo stile magnifico dell'autrice, sia per la storia avvincente.
    La storia d'amore è una di quelle più dolorose, passionali e intense che io abbia mai letto, quindi se doveste ritrovarvi a volerlo leggere, munitevi di fazzolettini e preparatevi psicologicamente. Bello, bello, bello.

    venerdì 3 luglio 2015

    Recensione - La figlia del capitano di Aleksandr Puskin

    Titolo:La figlia del capitano
    Autore: Aleksandr Puskin
    Prezzo: €7,90
    Pagine: 160

    La Figlia del Capitano, scritto da Puskin, racconta la storia del giovane Pëtr Andréevic Grinëv, rampollo di una famiglia di militari, che vede la sua vita segnata sin dall’infanzia: servirà la patria nell’esercito russo. L’infanzia scorre tranquilla per il protagonista finché il padre decide finalmente di arruolarlo, ma non in una grande città, bensì in un piccolo avamposto di frontiera, al fine di porre il ragazzo di fronte alle vere difficoltà della vita. Si tratta di un fulmine a ciel sereno per lo spensierato Pëtr, che a malincuore si dirige verso la fortezza a cui era stato destinato, senza immaginare tuttavia che in quel luogo così lontano dal mondo “civile”, diventerà Uomo: conoscerà la vita militare, l’obbedienza ai superiori, la delusione del tradimento, la disillusione nei confronti delle amicizie, ma soprattutto troverà l’amore che lo renderà coraggioso oltre il limite dell’immaginazione tanto da sfidare il temuto Pugacëv e i tribunali militari.


    Recensione.


    Sullo sfondo del romanzo vi è la rivolta di Pugacev. 
    Protagonista è Petr Andreevic Grinev che, accompagnato dal precettore, e grazie all'aiuto di un contadino, raggiunge la fortezza di Belogorsk. 
    Qui si innamora di Mar'ja, figlia del capitano della fortezza. 
    Pugacev conquista la fortezza, il capitano e la moglie vengono uccisi, ma Grinev viene stranamente graziato da Pugacev (che è il contadino incontrato durante il viaggio), il cui pensiero fisso va alla dolce Mar'ja, tenuta prigioniera da Svabrin (un disertore nemico di Grinev)....


    Il giovanissimo Pëtr Grinëv, raggiunta l'età per l'ingresso nel reggimento Semënovškij cui è destinato dalla nascita, spera di essere inviato a Pietroburgo. Suo padre ritiene però che il ragazzo sia troppo carente di disciplina e rigore e decide di mitigare le sue pecche arruolandolo invece in un secondo reggimento di stanza presso la fortezza Belogorskaja, un postaccio sperduto nelle vastità della steppa russa.
    Pëtr e il suo servitore proseguono poi per la loro strada, raggiungendo la fortezza Belogorskaja. Una volta arrivato, il ragazzo conosce il capitano e sua figlia Mar'ja Ivanovna; inoltre, un altro giovane di cui Pëtr diventa amico, Švabrin. Solo in seguito il ragazzo smette di rimpiangere i suoi progetti sfumati e si innamora della fortezza Belogorskaja e della giovane Mar'ja. Si tratta di un innamoramento ricambiato che a mio parere è un po' troppo fulmineo e privo di senso, ma sembra che siano in voga queste cose... Comunque Svabrin offende la ragazza scatenando un putiferio che si conclude con un duello tra i due. La poesiola di Pëtr non è che il pretesto che fa emergere ragioni più profonde di discordia: Švabrin infatti è uno spasimante respinto da Mar'ja e di lei ancora invaghito.
    Sullo sfondo si dipana l'insurrezione dei cosacchi e gli scontri tra ribelli ed esercito zarista. Quando Pugačëv attacca e prende la fortezza Belogorskaja, il giovane Pëtr combatte con valore, viene sconfitto ed è pronto ad essere giustiziato con i suoi commilitoni. Solo allora, nello stupore generale, lui e Savel'ič riconoscono nel pretendente al trono, il ribelle e sanguinario Pugačëv, lo sfacciato viandante che li trasse dalla bufera. Pëtr viene risparmiato in segno di riconoscenza e amicizia, ma di fronte alla proposta di passare dalla parte dei ribelli, il giovane si dichiara pronto a essere ucciso ma determinato a mantenere il suo impegno in difesa della zarina, nonostante l'amicizia che lo lega al capo dei Cosacchi.
    Con l'avanzare dei capitoli, la storia sentimentale di Pëtr prende una piega e un carattere sempre più adulto.
    Nonostante la storia e le vicende siano abbastanza "belle", il romanzo mi è risultato pesante a causa delle diverse rivolte, i nomi russi che mi confondevano e lo stile di Puskin che non mi ha catturato. Riconosco certe qualità del romanzo, ma a me non è piaciuto particolarmente.







    E voi? L'avete letto? Che ne pensate?